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Eretta
nel 1875 come cappella per tutte le denominazioni cristiane, facilmente
accessibile e all'origine chiamata San-Giovanni- nella-solitudine, la chiesa
andò in disuso negli anni e divenne una sosta per i senza tetto.
Nel 1893 tre donne episcopaliane visitarono la chiesa abbandonata e nell'anno
successivo la rinnovarono nello spirito di San Francesco di Assisi che riparò
la chiesa di San Damiano. Le donne chiamarono la chiesa e i luoghi adiacenti,
"Graymoor",unendo il nome del Rev. Albert Zabriskie Gray,
Rettore della Chiesa di San Filippo a Garrison sotto la cui giurisdizione
si trovava la chiesa; con quello di William Moore, un direttore della
chiesa di San Filippo che contribuì con 500 dollari alla costruzione
dell'edificio. La
chiesa e la proprietà furono donate a Madre Lurana e a Padre Paolo
come luogo per far nascere la Società dell'Atonement.
Su un lato della chiesa ci sono otto vetrate che tratteggiano i patroni
della Società dell'Atonement: Nostra Signora dell'Atonement, San
Giovanni Battista, San Giuseppe, San Pietro, San Paolo, San Francesco, Sant'Antonio
e Santa Chiara. Una grande vetrata circolare di Cristo Re, attorniata dai
simboli dei quattro Evangelisti domina il fondo della chiesa. Il testo basilare
della sacra Scrittura dei Frati e della Suore dell'Atonement, "Noi
gioiamo in Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo dal quale
abbiamo ottenuto la riconciliazione", (Rm.5,11) è riportato
sull'architrave ligneo che attraversa lateralmente la chiesa.
Nella chiesa di San Giovanni Battista vengono celebrate le Sante Messe domenicali
per i residenti del circondario. |